La scuola 
      italiana di fronte ai tragici fatti di Beslan
      Lettera del Ministro Letizia 
      Moratti ai docenti 
      I tragici eventi di Beslan, che hanno 
      stroncato nei giorni scorsi la vita di tanti esseri umani tra cui numerosi 
      bambini, hanno suscitato nel mondo intero sentimenti di dolore, di sdegno 
      e di ferma condanna del terrorismo.
      In un momento così drammatico di questo 
      inizio di terzo millennio appare più che mai necessario che i popoli si 
      stringano pacificamente in una catena di cooperazione, solidarietà, 
      promuovano il dialogo e l'integrazione tra culture e collaborino per dare 
      valore e prospettive di vita e di benessere alle giovani generazioni.
      
      A tal fine, grande ed insostituibile si 
      rivela il compito della scuola nell'educare al rispetto della persona e 
      della vita umana, ai valori della libertà, della convivenza civile, della 
      democrazia e nell'alimentare e sostenere negli studenti quella fiducia 
      nella società e quella speranza nel futuro che costituiscono motivazione e 
      incentivo per la loro crescita umana, civile e culturale. 
      La scuola italiana, sede privilegiata di 
      educazione e formazione ai valori e ai diritti della persona vive 
      anch'essa, con tutte le sue componenti, dai dirigenti al personale, agli 
      studenti e alle famiglie, con accorata e responsabile partecipazione il 
      tragico evento. 
      Sorretta da tali convincimenti prego i 
      Dirigenti di voler opportunamente interessare le rispettive istituzioni 
      scolastiche perché, nella loro autonomia e con le modalità ritenute più 
      idonee, traggano dai tragici fatti di Beslan occasione per momenti di 
      raccoglimento, riflessione e approfondimento sulla minaccia del terrorismo 
      che incombe sull'umanità, sulla necessità ad operare per la realizzazione 
      di una unione duratura e pacifica tra i popoli e per l'affermazione della 
      cultura del confronto, del dialogo, della comprensione, della 
      collaborazione, del rispetto reciproco, unitamente ad una ferma condanna 
      del terrorismo. 
      Saranno i docenti, con la loro 
      sensibilità pedagogica, ad individuare, in relazione all'età e ai livelli 
      di maturazione degli studenti, le forme e i momenti più opportuni per 
      soffermarsi sull'evento e commemorarne le vittime.