sabato 18 aprile 2004

ECOPIAZZA

Riciclo rifiuti: Catania capofila

Campagna sulla raccolta differenziata: prima tappa siciliana a piazza Duomo

«Dobbiamo educarci a questo tipo di differenziazione per poter costruire tutti insieme un futuro migliore per i nostri figli, nel pieno rispetto dell'ambiente».
Sono state queste le parole del sindaco Umberto Scapagnini in occasione della presentazione della manifestazione «Ecopiazza», che si è svolta ieri mattina in piazza Duomo. Presenti l'assessore all'Ecologia e Ambiente, Orazio D'Antoni, quello al Bilancio, Nino D'Asero, il presidente della Commissione consiliare Sanità, Gianni Vasta, il direttore della Nu comunale, Salvo Costanzo, e il rappresentante dell'Ufficio del commissario delegato emergenza rifiuti della Regione Sicilia, Salvatore Raciti. La manifestazione fa parte integrante della campagna di comunicazione e sensibilizzazione di base sui rifiuti nel territorio regionale intitolata «Non fare di tutti i rifiuti un sacco», varata dall'Ufficio del commissario delegato per l'emergenza rifiuti in Sicilia e, dopo Catania, farà tappa a Messina e Palermo.
Proprio Catania è la città capofila di questa campagna sul riciclo dei rifiuti. Per questo scopo è stata montata in piazza Duomo una tensostruttura all'interno della quale sono stati attivati nella giornata di ieri diversi stand. Un punto informativo per far conoscere a tutti i dettagli della campagna e dell'attività dell'Ufficio emergenza rifiuti; un punto multimediale dove sono stati proiettati alcuni video didattici sulla raccolta differenziata; un Museo del rifiuto all'interno del quale è stata allestita una mostra con pannelli, bozzetti plastici, su una sorta di percorso storico dei rifiuti; un laboratorio didattico, con operatori specializzati, dedicato ai più piccoli, che è servito a insegnare come differenziare i materiali di scarto e come riutilizzarli per la realizzazione di nuovi oggetti. Infine, uno spazio ludico, con animatori, attori e musicisti che hanno intrattenuto i cittadini con originali strumenti realizzati con materiale di scarto. L'intrattenimento musicale è stato curato da Dario Lo Cicero e dai «Radio 3sshh».
I ragazzi dell'Istituto tecnico industriale «Stanislao Cannizzaro» hanno esposto un «compost» ottenuto dal riciclaggio di rifiuti organici selezionati. Gli studenti, che hanno partecipato a un concorso bandito dall'Ufficio del commissario per il riciclo dei rifiuti, hanno ottenuto il primo premio. Alcune scuole, inoltre, si sono impegnate nella raccolta della carta e i risultati più significativi sono stati ottenuti dalla «Battisti» con 621 chilogrammi e dalla «Caronda» con 86.
«Negli anni passati - ha affermato il sindaco Scapagnini - la raccolta differenziata ha avuto scarso successo perché era troppo sofisticata. Oggi si è capito che basta separare il vetro, la carta, la plastica e i liquidi per ottenere maggiori risultati. Essendo stato per cinque anni presidente della Commissione europea per l'Energia, posso dirvi che una delle fonti migliori per produrre energia deriva dall'utilizzo razionale dei rifiuti. Bisogna quindi educare la cittadinanza a questo tipo di differenziazione».
«Catania - ha aggiunto l'assessore D'Antoni - ha incrementato rispetto agli anni passati la raccolta differenziata. Un buon 5,5 per cento che fa bene sperare per il futuro. Il nostro obiettivo è quello di incrementarla attraverso delle campagne educative come questa».
Per quanto riguarda Catania, ecco alcuni dati. La città produce un totale di rifiuti pari a kg. 249.729,00, percentuale di raccolta differenziata, 1,80 per cento. Negli ultimi anni comunque la raccolta differenziata è notevolmente aumentata. Raccolta differenziata di carta e cartone: si è passati da ton. 4.161 (2002)alle ton .4.512 (2003) con un incremento del 10 per cento; Raccolta differenziata della plastica: da ton. 625 (2002) a ton. 826 (2003), con un incremento del 32 per cento; raccolta differenziata del vetro da ton. 233 (2002) a ton. 566 (2003) con un incremento del 50 per cento. In città, inoltre, sono stati collocati dei cassonetti per riciclare abiti e tessuti, ma anche per pile e farmaci.